Vigontina San Paolo al giro di boa di metà stagione: il bilancio del direttore sportivo Mattia Gambillara

Mattia Gambillara, direttore sportivo della Vigontina San Paolo

Archiviato il girone di andata, in casa Vigontina San Paolo è tempo di primi bilanci: diamo la parola al direttore sportivo Mattia Gambillara, che traccia la consueta analisi di metà stagione con la lucidità che lo contraddistingue.
«Giriamo a 17 punti, un bottino sufficiente per trascorrere una sosta discretamente serena ma con la consapevolezza che siamo comunque dentro ai playoutle parole del responsabile dell’area tecnicaSapevamo di affrontare un campionato importante e difficile: la qualità delle rose allestite con budget imponenti è uscita alla distanza e la classifica rispecchia i valori in campo. Dopo un inizio un po’ sofferto, figlio anche dei meccanismi nuovi da assimilare con il cambio di allenatore, ci siamo ripresi bene: questo gruppo aveva nelle corde la possibilità di finire l’andata con qualche punto in più, ma è stata anche colpa nostra perché abbiamo sbagliato un paio di partite. Nel calcio sono cose che succedono ma ci dovranno servire da lezione per il girone di ritorno, che sarà come sempre un altro campionato. Dobbiamo ricordarci bene gli errori commessi e cercare di non ripeterli più. Io e la società abbiamo piena fiducia nel gruppo, in mister Piron e nello staff: non a caso non abbiamo fatto alcun movimento in entrata a dicembre, perché crediamo ciecamente in una rosa dall’alto valore morale, formata da ragazzi sani e genuini. Abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere il nostro obiettivo primario, che è e resta la permanenza in categoria. La società lo merita, perché continua a non farci mai mancare nulla».
L’analisi del direttore sportivo bianconero prosegue con altre accorate riflessioni.
«L’unica novità in uscita riguarda Riccardo Barison, che abbiamo liberato il 2 dicembre a seguito di accordi presi in precedenza direttamente con lui: colgo l’occasione per fargli il mio personale “in bocca al lupo” per la nuova avventura al San Giorgio in Bosco. Per il terzo anno consecutivo abbiamo una delle rose più giovani del campionato, con 12-13 ragazzi cresciuti nel nostro vivaio ben diretto da Guido Capovilla. Nessun’altra squadra vanta numeri del genere e mi dispiace che questa cosa non venga sempre ricordata e valorizzata. È una filosofia condivisa da me e dalla società e ne siamo assolutamente fieri e orgogliosi. Anche quest’anno stanno giocando dei 2005, grazie all’apporto della juniores élite di mister Nicoletti che sta facendo un buon percorso a ridosso delle prime tre. Ora concentriamoci su questa sosta, che bisognerà sfruttare al massimo in vista di un mese di gennaio ricco di appuntamenti cruciali. Un caro augurio di buone feste a tutti gli addetti ai lavori della società, ai nostri tifosi e simpatizzanti: un abbraccio particolare a Nicola Giacomini e al papà Bepi, che torneranno ad aiutare i ragazzi nelle fisioterapie. In tal senso un doveroso grazie va a Matteo Favaron, che in questi tre mesi ci ha dato una grossa mano».